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di D. Frattini, corrispondente; L. Cremonesi e A. Nicastro, inviati; Redazione Online

Le notizie di mercoled 22 novembre sul conflitto tra Israele e Hamas. Il Qatar ha ufficializzato l’accordo: tregua di 4 giorni, prorogabile. Netanyahu: La guerra riprender dopo la tregua

• il 47esimo giorno di guerra: il bilancio tra i palestinesi di oltre 14.000 morti, di cui 5.600 bambini, secondo i numeri di Hamas. In Israele si contano 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre
• Ostaggi, Israele approva l’intesa. Netanyahu: Difficile ma giusto
• Israele: colpito centro di comando di Hezbollah in Libano
• Esercito Israele: interrogati 300 sospetti terroristi
• Le parole e le sigle per capire il conflitto: qui il glossario.
• La storia del conflitto tra palestinesi e israeliani, spiegata qui.

Ore 23:52 – Biden sente l’emiro del Qatar e manifesta il proprio apprezzamento per l’accordo sugli ostaggi

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso all’emiro del Qatar il suo apprezzamento nel raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riferisce la Casa Bianca sottolineando che i due leader si sono impegnati a restare in contatto per assicurare che l’intesa sia pienamente attuata e tutti gli ostaggi rilasciati.

Ore 23:52 – Ue: Al lavoro con i partner per liberare tutti gli ostaggi

Con l’imminente rilascio dei primi 50 ostaggi a Gaza, l’Ue ringrazia il Qatar, l’Egitto e gli Usa per il ruolo chiave svolto nei negoziati per arrivare all’accordo. Elogiamo i continui e intensi sforzi diplomatici della leadership del Qatar. Continueremo a lavorare con loro e con tutti i nostri partner fino a quando tutti gli ostaggi non saranno liberi. Lo scrive su X l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. Il cessate il fuoco concordato di quattro giorni, che inizier domani alle 10, dar il sollievo tanto necessario per alleviare la terribile situazione umanitaria e garantire la consegna sicura degli aiuti, sottolinea.

Ore 23:51 – Haaretz: Hamas non ha ratificato l’accordo, slitta la tregua

Una fonte israeliana ha riferito ad Haaretz che non ci sar una tregua nella Striscia di Gaza fino a quando non verranno finalizzati i tempi per l’attuazione dell’accordo con Hamas. Il quotidiano israeliano cita inoltre una fonte politica israeliana che spiega che il ritardo nell’attuazione dell’accordo sul cessate il fuoco dovuto al fatto che Hamas non ha ancora presentato l’elenco dei cittadini israeliani che intende rilasciare, n ha ratificato l’accordo raggiunto con il Qatar, che dovrebbe garantire che tutte le parti rispettino i termini concordati.

Ore 23:31 – Biden avverte Israele: Ai confini con Libano e Cisgiordania bisogna mantenere la calma. Gli Usa si opporranno al trasferimento di palestinesi da Gaza

Il presidente Biden ha messo in evidenza l’importanza di mantenere la calma al confine con il Libano e in Cisgiordania nel corso di una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riferisce la Casa Bianca sottolineando che i due leader hanno discusso la pausa nei combattimenti, che consentir un aumento della necessaria assistenza umanitari a Gaza.

Nella telefonata con Al Sisi, Biden ha ribadito che in nessuna circostanza gli Stati Uniti permetteranno il trasferimento forzato di palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania, o l`assedio di Gaza, o il ridisegno dei confini di Gaza.

Ore 23:14 – Figlio di un deputato Hezbollah ucciso dal raid israeliano

Il figlio di Mohamed Raad, importante membro di Hezbollah al parlamento libanese, stato ucciso oggi in un raid israeliano nel sud del Libano. Lo riferisce all’Afp una fonte vicina alla famiglia. Il figlio del deputato, capogruppo del partito filo-iraniano in parlamento, stato ucciso, insieme ad altri membri di Hezbollah in un bombardamento su una casa nel villaggio di Beit Yahoun, ha precisato la fonte, che ha richiesto l’anonimato.

Ore 23:02 – Le autorit israeliane: Colloqui in corso, il rilascio degli ostaggi non avverr prima di venerd

Il consigliere della sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, ha detto che l’inizio della liberazione degli ostaggi attesa non prima di venerd. I negoziati per il rilascio dei nostri prigionieri procedono e continueranno tutto il tempo, ha sottolineato Hanegbi in un comunicato diffuso dall’Ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. Il consigliere ha poi aggiunto che la fase del rilascio dell’accordo di cessate il fuoco va avanti come programmato e che la prima parte degli ostaggi israeliani sar liberata venerd.

Ore 22:04 – Netanyahu: La Croce rossa deve poter visitare gli ostaggi

La Croce Rossa deve poter visitare gli ostaggi di Hamas e rifornirli di medicine: ha detto Netanyahu secondo cui la clausola rientra negli accordi sul cessate il fuoco. La Cri – ha detto – parte dell’accordo. La clausola stata formulata dal mediatore, noi l’abbiamo accettata e anche Hamas. Ci aspettiamo che la Cri agisca su quella base. Non possibile che essa non insista per attuarla. Alla domanda di una giornalista secondo la Cri si dice ignara, Netanyahu ha risposto: Quando l’accordo sul cessate il fuoco parte, gli ostaggi che restano devono ricevere le visite. Se la Croce Rossa non lo sapeva, ora lo sa.

Ore 21:52 – Netanyahu: L’accordo sugli ostaggi la scelta giusta. La guerra continuer fino a quando Israele non avr raggiunto i suoi obiettivi

L’accordo tra Israele e Hamas che consentir la liberazione di 50 ostaggi la scelta giusta. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di un briefing, durante il quale ha detto che Israele continuer la guerra fino a quando non avr raggiunto tutti i suoi obiettivi.

Ore 21:43 – Biden sente Netanyahu, Sisi ed emiro del Qatar

Joe Biden ha sentito il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e l’emiro del Qatar sull’accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas.

Ore 21:14 – Netnayahu: La guerra contro Hamas continuer, sia chiaro

Sia chiaro: la guerra continuer fino alla distruzione di Hamas garantendo la sicurezza dei nostri cittadini sia al sud sia al nord. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l’accordo per la liberazione degli ostaggi. Secondo il premier – che ha ringraziato Joe Biden per il suo determinante aiuto – l’intesa frutto sia della pressione militare incessante nei confronti di Hamas sia di quella diplomatica, che hanno portato alle condizioni per l’accordo. stata – ha aggiunto – una trattativa dura ma non sempre, come abbiamo fatto in passato, si possono liberare ostaggi solo con operazioni militari.

Ore 21:08 – Netanyahu: Imperativo morale liberare donne e bambini

Ho l’imperativo morale di liberare donne e bambini. Alcuni ne abbiamo liberati con operazioni audaci, ma non sempre stato possibile. Devo esplorare le altre opzioni: lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che sta spiegando al Paese il senso dell’accordo siglato con Hamas.

Ho ottenuto che la Croce Rossa visitasse gli ostaggi per portare loro le medicine. Abbiamo lavorato instancabilmente per riportare indietro gli ostaggi, ha aggiunto, Continueremo questa guerra finch non avremo raggiunto tutti i nostri obiettivi. Gaza non sar pi una minaccia per Israele.

Ore 21:05 – Rinviata la tappa a Roma della delegazione ministri Esteri arabi e musulmani

stata rinviata di qualche giorno la missione a Roma, che avrebbe dovuto tenersi domani, di una delegazione di ministri dei Paesi arabi e musulmani impegnati in un giro di capitali nell’ambito delle iniziative per mettere fine al conflitto tra Israele e Hamas. A quanto si apprende, problemi di agenda di alcuni ministri hanno consigliato il rinvio della missione, dopo la tappa a Parigi di oggi, a una data pi favorevole in cui potranno essere presenti tutti quelli coinvolti in questi sforzi.

Ore 20:40 – L’esercito israeliano: Sotto l’ospedale di Shifa trovato un centro nevralgico di Hamas

Sotto all’ospedale Shifa, il principale di Gaza, l’esercito israeliano ha trovato una infrastruttura sotterranea di Hamas che si estendeva anche a strade circostanti e ad edifici vicini. Era un importante centro nevralgico di Hamas, con capacit di comando e controllo, uno dei suoi impianti strategici: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Un giornalista della televisione Kan, giunto sul posto con l’esercito, arrivato in un locale sotterraneo dove fra i numerosi fucili e le bombe a mano c’era anche uno zainetto del kibbutz Beeri. Ossia l’indicazione che uno degli ostaggi era forse stato in quel posto.

Ore 20:39 – Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che saranno rilasciati

Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che saranno rilasciati nel primo giorno di tregua. Lo ha riportato la tv Canale 12 secondo cui Israele non pubblicher i nomi prima che siano rilasciati per evitare fase speranze tra i familiari se l’accordo non dovesse concretizzarsi. La lista – ha aggiunto la tv – stata data al capo del Mossad David Barnea che si trova in Qatar.

Ore 20:05 – Iran: Senza tregua la guerra Israele-Hamas si allargher

Se la tregua tra Hamas e Israele non continua, la guerra si allargher. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Amir Amirabdollahian, come riporta Al Mayadeen.

Ore 19:53 – Fonte egiziana: Lo scambio di ostaggi avverr al valico di Rafah

Lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi dovrebbe avvenire gradualmente attraverso il valico di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza al valico, ricordando che l’ultima volta che c’era stato uno scambio di prigionieri era avvenuto con le stesse modalit. Gli ostaggi nelle mani di Hamas dovrebbero essere consegnati a Rafah ai servizi di sicurezza egiziani, e poi trasferiti in ambulanza al vicino valico di Karem Aboul Salem. L verrebbero poi affidati alla parte israeliana.

Ore 19:49 – Ministero sanit Hamas: Bilancio dei morti sale a 14.532

Sale a 14.532 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanit di Hamas citato dal Times of Israel. Sempre secondo Hamas, 35.000 palestinesi sono stati feriti e 7.000 sono ancora dispersi.

Ore 19:10 – Jihad islamica rispetter tregua: Siamo parte dell’accordo

La Jihad islamica palestinese rispetter la tregua di quattro giorni nei combattimenti, come previsto dall’accordo raggiunto tra Hamas e Israele. Lo ha dichiarato Ali Abu Shaheen, membro dell’ufficio politico della Jihad Islamica, citato dall’emittente al-Jazeera. Siamo parte dell’accordo – ha detto il portavoce – Ci incontriamo, ci consultiamo e ci coordiniamo costantemente con Hamas. Alcuni degli ostaggi nella Striscia di Gaza sono trattenuti dalla Jihad Islamica.

Ore 19:07 – Ospedale Al Shifa, Onu: Situazione sul campo non consente indagine

Le Nazioni Unite ritengono che la situazione sul campo non consenta un’indagine sull’attacco all’ospedale al Shifa di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Onu, Farhan Haq. Non credo che le condizioni sul campo permettano un’indagine sulla situazione in questo momento, ha detto Haq quando gli stato chiesto se le Nazioni Unite volessero approfittare della tregua di quattro giorni tra Israele e Hamas per indagare su quanto accaduto all’ospedale al Shifa.

Ore 18:54 – Gaza, morto un familiare dello staff di Medici Senza Frontiere

In un comunicato di Medici Senza Frontiere arriva la notizia della morte del familiare di un membro del suo staff rimasto ferito sabato scorso nell’attacco a un convoglio di evacuazione dall’ospedale Al Shifa. In quell’attacco c’era gi stato un morto.

Si legge: Nonostante negli ultimi quattro giorni Msf abbia ripetutamente chiesto alle parti in conflitto di consentire l’evacuazione medica della persona ferita, non si sono riuscite ad ottenere le condizioni di sicurezza necessarie per farlo. Il personale di Msf ha fatto del suo meglio per aiutarlo. Msf chiede alle parti in conflitto di smettere di colpire i civili. necessario adesso un cessate il fuoco, l’unico modo per ottenere corridoi di evacuazione sicuri per migliaia di persone, compreso il personale di Msf e i loro familiari.

Ore 18:43 – Scholz: Approvvigionamento umanitario a Gaze deve essere migliorato

L’approvvigionamento umanitario a Gaza deve essere nettamente migliorato. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una conferenza stampa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del vertice intergovernativo in corso oggi a Berlino. Abbiamo parlato anche di Hamas e Israele, e della situazione a Gaza. Adesso bisogna mettere in pratica l’accordo, che siamo grati sia stato raggiunto, ha affermato Scholz. Israele ha il diritto e obbligo di difendersi nell’ambito del diritto umanitario. Ci adoperiamo per una soluzione a due Stati. Israeliani e palestinesi devono poter vivere in pace, ha aggiunto il cancelliere tedesco.

Ore 17:55 – L’esercito israeliano entra nell’ufficio dell’intelligence di Hamas

I combattenti della squadra di combattimento della brigata paracadutisti sono all’attacco nelle zone di Issa e Tal al-Hawa. I combattenti hanno fatto irruzione nell’avamposto della Brigata di Gaza City e nell’ufficio dell’intelligence militare di Hamas. quanto fa sapere l’esercito israeliano in un post sui social. Nel raid, aggiunge, i combattenti hanno raccolto materiale di intelligence, bottino tecnico e informazioni significative sulle infrastrutture sotterranee di Hamas.

Ore 17:54 – Bimbo di 3 anni tra i tre ostaggi americani che saranno liberati

Tra i circa 50 ostaggi chee saranno rilasciati ci sono 3 americani e tra questi il bambino di 3 anni Avigail Mor Idan, i cui genitori Roee e Smadar sono stati uccisi da Hamas il 7 ottobre scorso. Lo ha fatto sapere un funzionario dell’amministrazione Biden, ripreso dai media israeliani. Gli altri due sono entrambe donne che hanno doppio passaporto: israeliano e americano.

Ore 17:44 – New York Times: L’accordo con Hamas raggiunto grazie a una “cellula segreta” americana

L’accordo tra Israele e Hamas per la liberazione di ostaggi frutto di una lunga e paziente pressione dell’amministrazione Biden e del lavoro diplomatico di una secret cell, una cellula segreta di stretti consiglieri del presidente che hanno lavorato con ostinazione su una rete di negoziati con Qatar, Egitto e Israele. Uno sforzo ostacolato dalle interruzioni delle comunicazioni a Gaza e da una serie di controversie dell’ultimo minuto che hanno fatto deragliare i colloqui. Lo scrive il New York Times, raccontando i retroscena delle cinque settimane di trattative delicate che hanno portato all’accordo, comprese 13 telefonate del presidente americano al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Decisiva, secondo il quotidiano, la convinzione maturata da Joe Biden che, per superare le resistenze di `Bibi a pause di giorni (e non di poche ore), era necessario legare la tregua all’accordo per la liberazione degli ostaggi. Dopo un’altalena di progressi e stop, i negoziati sono ripresi in seguito ad una telefonata di Biden all’emiro del Qatar, principale mediatore dell’intesa. I dirigenti Usa hanno continuato a fare pressione su Israele e, attraverso gli intermediari, su Hamas. Dopo la chiamata di Biden, i suoi pi stretti collaboratori, compreso il capo della Cia, si sono incontrati con l’emiro in Qatar per esaminare l’ultima bozza, un testo di sei pagine con passaggi dettagliati per l’attuazione dell’accordo da entrambe le parti. Un acccordo che ora la Casa Bianca spera possa essere esteso, spianando la strada ad un pi ampio accordo di pace nella regione.

Ore 17:23 – Parigi, un taxista rifiuta di far salire una famiglia israeliana

Una famiglia – padre madre e 3 figli – sbarcata a Parigi in aereo da Tel Aviv quattro giorni dopo il massacro perpetrato da Hamas il 7 ottobre in Israele, stata respinta da un tassista che ha dato dello sporco ebreo all’uomo che si era presentato per salire a bordo con moglie e figli. Lo scrive oggi Le Canard Enchain in un articolo dal titolo Taxi parigini vietati agli ebrei. Secondo la ricostruzione del settimanale, l’uomo con moglie e 3 figli ha fatto la fila per arrivare al taxi, ma il conducente si rifiutato di farli salire a bordo. Sporco ebreo – gli avrebbe detto – se ti avessi preso io ti avrei sgozzato, tu, tua moglie e i tuoi figli. Il padre di famiglia ha fatto una segnalazione alla direzione di polizia incaricata della gestione dei taxi parigini e un’inchiesta – con testimonianze e video – ha confermato i fatti. La Procura ha deciso di aprire un’inchiesta per minacce di stampo razzista ma per timore di rappresaglie la famiglia ha rifiutato di sporgere denuncia.

Le informazioni del settimanale Le Canard Enchain sono state confermate dalla procura. Secondo quanto riferito dai magistrati d’Oltralpe, il tassista verr processato il 6 maggio prossimo dal tribunale di Crteil, in Francia, per minacce di morte e discriminazione per motivi religiosi. Non ti carico (a bordo,ndr.), sporco ebreo, ha dichiarato il tassista di 28 anni, rivolgendosi alla famiglia in fila alla stazione dei taxi di Orly. Sempre secondo la procura, il conducente parigino ha poi dichiarato per due volte, in francese e in arabo, lingua che la vittima comprende, `se ti avessi preso nel mio taxi, ti avrei sgozzato, te, tua moglie e i tuoi bambini”. I fatti risalgono all11 ottobre. La vittima ha sporto denuncia il giorno stesso, ha precisato la procura. Secondo Le Canard Enchain, che per primo ha pubblicato l’informazione con il titolo `Taxi parigini vietati agli ebrei, la famiglia rientrava dallo Stato ebraico attaccato da pochi giorni dai terroristi di Hamas. La vidosorveglianza dello scalo ha permessso di identificare l’autista, posto sotto controllo giudiziario per minacce di morte, legate alla razza, all’etnia, alla nazione e alla religione nonch discriminazione fondata sulla religione nei confronti della famiglia che si rifiutato di caricare a bordo.

Ore 17:16 – Israele: Presi i quartier generali di Hamas a Sheikh Zaid nel nord di Gaza

Soldati della Brigata Givati hanno catturato i quartier generali della Brigata Nord di Hamas nella Striscia nella zona di Sheikh Zaid, tra Beit Hanun e Jabalya nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono numerosi i responsabili di Hamas che vivono in quella zona nella quale ci sono una serie di compound che appartengono alla fazione, inclusa l’unit d’elite Nukheba che ha preso parte all’attacco omicida del 7 ottobre ai kibbutz israeliani. L’esercito ha detto che nel complesso sono stati trovati una serie di tunnel compreso uno strategico profondo circa 50 metri e largo 7. Nello stesso sito i soldati hanno rinvenuto un veicolo corazzato da trasporto truppe dell’esercito in miniatura e un modello della barriera israeliana al confine di Gaza. L’esercito – dopo aver aggiunto che sono stati uccisi numerosi miliziani di Hamas – ha spiegato anche che in una diversa operazione sono state trovate diverse armi su un camioncino che probabilmente era stato utilizzato da Hamas negli attacchi del 7 ottobre.

Ore 16:28 – Il Papa, pace per israeliani e palestinesi popoli fratelli

pesante quello che sta accadendo in Terra Santa. molto pesante. Il popolo palestinese, il popolo di Israele, hanno il diritto alla pace, hanno il diritto di vivere in pace: due popoli fratelli. Lo dice il Papa in un video-appello. Preghiamo per la pace in Terra Santa. Preghiamo perch le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa, sottolinea Papa Francesco. Il video-appello realizzato in spagnolo con sottotitoli in Inglese, francese, portoghese, italiano, arabo ed ebraico.

Ore 16:16 – Crosetto: Tregua frutto anche dell’impegno italiano

La tregua umanitaria tra Israele e Hamas frutto anche dell’impegno italiano. Lo sostiene il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricordando che la pressione internazionale di molti Paesi, tra cui l’Italia, su Israele stata discreta ma forte e continua: uno stato democratico non pu che rispettare le regole del diritto internazionale e del diritto umanitario, anche quando scende in guerra e lo fa legittimamente. Questo distingue Israele da una organizzazione terroristica e su questa strada bisogna insistere per porre fine, al pi presto, al conflitto, evitando di incendiare tutto il Medio Oriente, pur comprendendo la legittima reazione militare di Israele dal 7 ottobre in poi.

Ore 15:41 – Israele, intercettato missile contro la citt di Eilat

Un velivolo dell’aviazione israeliana ha intercettato e distrutto un missile lanciato verso la citt israeliana di Eilat, dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l’esercito spiegando che il missile non entrato in territorio israeliano. Nelle scorse settimane – hanno ricordato i media – sono stati lanciati dal Mar Rosso verso Eilat vari missili da parte degli Huthi yemeniti, alleati dell’Iran.

Ore 15:25 – Portavoce vaticano: Il Papa non ha parlato di genocidio palestinese

Non mi risulta abbia usato tale parola. Ha utilizzato i termini con cui si espresso durante l’udienza generale e parole che comunque rappresentano la situazione terribile che si vive a Gaza. Lo afferma il portavoce vaticano Matteo Bruni, replicando alle affermazioni della delegazione palestinese che ha incontrato il Papa secondo la quale il Pontefice avrebbe condiviso l’idea che il popolo palestinese vive un genocidio. La notizia arrivata nella conferenza stampa. Siamo in dieci e lo abbiamo sentito tutti, hanno replicato i palestinesi che hanno incontrato Francesco.

Ore 15:19 – Sirene d’allarme a Eilat, nel sud di Israele

Le sirene d’allarme anti razzi stanno suonando ad Eilat, nell’estremo sud di Israele, sul Mar Rosso. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media l’allarme sarebbe scattato per un drone.

Ore 15:15 – A fine mese nuovo scambio di prigionieri Israele-Hamas

L’accordo Israele-Hamas concordato ieri per la liberazione di 50 ostaggi tenuti a Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi sar ripetuto alla fine di questo mese. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web, citando un funzionario palestinese. Il secondo gruppo seguir il primo. Ci vorranno quattro o cinque giorni per organizzarlo e coinvolger 50 israeliani (ostaggi) in cambio di 150 palestinesi (prigionieri), ha detto il funzionario a condizione di anonimato, sottolineando che tra i prigionieri ci saranno anziani, donne e bambini e che le condizioni saranno le stesse.

Il funzionario palestinese ha indicato che il nuovo scambio rappresenterebbe un rilascio totale di 100 delle circa 240 persone sequestrate da Hamas il 7 ottobre. In cambio, Israele libererebbe un totale di 300 prigionieri palestinesi nei due scambi – un numero corrispondente a un elenco di donne e adolescenti maschi detenuti pubblicato ieri come candidati. Nell’ambito dell’attuale accordo di scambio, che dovrebbe essere attuato domani, Israele metter in pausa la sua guerra a Gaza che dura da quasi sette settimane per consentire sia il recupero scaglionato dei 50 ostaggi – tutti donne e bambini – sia l’ingresso di aiuti per i palestinesi. Funzionari israeliani non hanno confermato immediatamente quanto sostenuto sul possibile secondo scambio a fine mese. Ma Israele ha gi offerto, in una dichiarazione del governo, di estendere la pausa di un giorno per ogni 10 ostaggi aggiuntivi consegnati da Hamas.

Ore 15:09 – Identificato il corpo di una donna israeliana dispersa dopo l’attacco Hamas al rave

Le autorit israeliane hanno identificato il corpo di Shani Gabay, cittadina israeliana di 25 anni che aveva partecipato al rave nel deserto del Negev attaccato da Hamas e che risultava dispersa dallo lo scorso 7 ottobre. Lo ha confermato il sindaco di Yokneam, dove Shani Gabay viveva. La nostra Shani se n’ andata. I nostri cuori sono spezzati. Stiamo tutti piangendo e ci rifiutiamo di crederlo, quanto abbiamo aspettato un finale diverso…’’, ha affermato il sindaco Simon Alfasi. 47 giorni di speranza si sono conclusi questa mattina quando abbiamo ricevuto l’amara notizia dell’omicidio di Shani il 7 ottobre. Il mio pensiero rivolto ai cari genitori Jacob e Michal, a suo fratello Aviel e a sua sorella Nitza, che per sette settimane sono andati ovunque in Israele e nel mondo per trovare Shani, e hanno lottato e gridato per riportarla a casa. Abbracciamo tutti la famiglia e stiamo al loro fianco. Possa il suo ricordo essere una benedizione.

Ore 14:41 – Hezbollah, ci uniremo al cessate il fuoco

Fonti di Hezbollah hanno detto ad Al Jazeera che pur non avendo partecipato ai negoziati per la tregua tra Israele e Hamas si uniranno alla cessazione dei combattimenti.

Ore 14:01 – Hamas, tregua in vigore da domani alle 10

L’annunciata tregua per il rilascio degli ostaggi partir alle 10 domani mattina: lo ha annunciato Hamas. Lo riportano i media israeliani Haaretz e Ynet.

Il Times of Israel riferisce che il funzionario di Hamas Moussa Abu Marzouk lo ha detto ad Al Jazeera e che, secondo il canale israeliano Channel 12, questi ha affermato che la maggior parte degli ostaggi destinati a essere rilasciati hanno cittadinanza straniera senza specificare se possiedono anche passaporti israeliani. Questi dettagli non sono stati confermati da Israele.

Ore 13:24 – Turchia: ci aspettiamo che la tregua a Gaza venga rispettata

Ci aspettiamo il pieno rispetto dell’accordo di pace umanitario. Lo ha affermato il ministero degli Affari Esteri di Ankara con un comunicato che definisce uno sviluppo positivo l’accordo tra Israele e Hamas riguardo ad una pausa delle ostilit per alcuni giorni e allo scambio di prigionieri. Ci auguriamo che questa pausa umanitaria aiuter a porre completamente fine al conflitto, il prima possibile, e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura sulla base di una soluzione con due Stati, si legge nel comunicato che ringrazia anche il Qatar per il suo ruolo nella mediazione.

Ore 13:23 – Scholz: su ostaggi governo di Israele ha fatto la cosa giusta

L’accordo sul rilascio di alcuni ostaggi una buona notizia. Il governo israeliano ha fatto la cosa giusta. Lo scrive il cancelliere tedesco Olaf Scholz su X, aggiungendo che ringraziamo tutti i governi coinvolti e continuiamo a sostenerli diplomaticamente per garantire che questo accordo venga implementato con successo.

Ore 13:22 – Cohen: domani inizia processo di rilascio degli ostaggi

Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare gi domani: lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri Eli Cohen. Noi non precisiamo l’ora specifica. In riposta ad una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si impegnato ad un cessate il fuoco, bens ad una pausa di 4 giorni. Il significato del `cessate il fuoco che dopo il fuoco non c’ una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza enorme.

Ore 13:12 – Erdogan, Israele sta compiendo un genocidio a Gaza

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che le azioni di Israele contro la Striscia di Gaza, e anche in Cisgiordania, costituiscono genocidio e crimini contro l’umanit. Dobbiamo costringere Israele ad attenersi al diritto internazionale ed essere perseguita per le sue azioni, ha detto Erdogan ai giornalisti tornando da un viaggio in Algeria, come riporta Anadolu. Il presidente turco ha affermato anche che tutti, tra cui funzionari stranieri, ci stanno dicendo che il premier (israeliano) Benjamin Netanyahu se ne deve andare, ed tornato ad attaccare l’Occidente, accusandolo di silenzio sulle sofferenze dei palestinesi. Le societ occidentali, alle prese con l’eredit dell’olocausto, non hanno potuto superare la prova e sono state dalla parte sbagliata della Storia nel conflitto tra Israele e Palestina, ha sottolineato il leader turco.

Ore 13:12 – Khamenei: Hamas ha messo ko il regime sionista

Pur non avendo le disponibilit di cui gode un governo e solo in qualit di gruppo combattente, Hamas riuscito a mettere ko il regime sionista che dispone di tutti gli equipaggiamenti. Lo ha dichiarato la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, in un discorso pubblico come riporta l’agenzia Irna. Le parole del leader iraniano arrivano dopo l’annuncio dell’accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di ostaggi in cambio di una tregua temporanea, aiuti umanitari a Gaza e la liberazione di detenuti palestinesi.

Ore 12:51 – Onu, accordo a Gaza importante ma molto resta da fare

L’accordo tra Israele e Hamas per una tregua umanitaria e il rilascio degli ostaggi un importante passo avanti ma molto resta da fare: lo sostengono le Nazioni Unite.

Ore 12:48 – Hezbollah, ci uniremo al cessate il fuoco

Fonti di Hezbollah hanno detto ad Al Jazeera che pur non avendo partecipato ai negoziati per la tregua tra Israele e Hamas si uniranno alla cessazione dei combattimenti.

Ore 12:47 – Svastica e stella di David su porta Sinagoga New York

Una svastica, una stella di David e una falce e martello sono state disegnate sulla porta di una sinagoga nell’Upper West Side di Manhattan. Lo riportano i media israeliani. I graffiti sono stati disegnati su una delle porte della comunit ebraica Romemu, che in una nota ha fatto sapere che questi simboli di odio non ci distoglieranno dalla nostra missione di amore, accettazione e comprensione. Il Dipartimento di Polizia di NY ritiene di poter sapere chi l’autore del reato e non crede che ci sia alcuna minaccia specifica da parte di questo individuo, scrive ancora la comunit.

Ore 12:27 – Putin: nostro sacro dovere aiutare la gente che soffre a Gaza

Dobbiamo aiutare le persone della Striscia di Gaza che soffrono a causa degli eventi in corso, questo il nostro sacro dovere, ha dichiarato Vladimir Putin commentando l’accordo per la tregua Israele-Hamas. Questa una missione molto importante, umanitaria e nobile. Dobbiamo aiutare le persone che soffrono a causa degli eventi attuali. Vediamo cosa sta succedendo l, quindi nostro sacro dovere aiutare, specialmente i nostri cittadini, ha detto Putin, secondo Ria Novosti.

Ore 12:21 – Media, cessate il fuoco a Gaza al massimo per 10 giorni

Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas durer al massimo dieci giorni, un periodo di tempo necessario per lo scambio di 100 ostaggi con 300 detenuti palestinesi. Lo scrive il Times of Israel, che cita quanto deciso dal governo israeliano, secondo cui poi l’operazione militare nella Striscia di Gaza riprender. In una prima fase, Israele liberer 150 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 50 ostaggi da parte di Hamas, scambio che dovr avvenire in 4 giorni, con almeno 10 ostaggi liberati ogni giorno. In una seconda fase, potrebbero essere rilasciati altri 150 detenuti palestinesi, sempre in cambio di 50 ostaggi israeliani.

Ore 12:21 – In lista israeliana su detenuti palestinesi anche attentatrice

Nella lista che Israele ha pubblicato con i 300 nomi di donne e di minorenni palestinesi fra cui saranno scelti quanti saranno liberati (150, nella prima fase) in cambio degli ostaggi figurano, secondo la radio pubblica Kan, sostenitori e sostenitrici di Hamas, al-Fatah, Fronte popolare e Jihad islamica. Dopo la liberazione potranno rientrare nelle loro abitazioni, in Cisgiordania o a Gerusalemme est. Fra i nomi che hanno destato l’attenzione della stampa quelli di Asraa Jabas (38 anni), condannata a 11 anni di detenzione per aver fatto esplodere una bombola di gas ad un posto di blocco di Gerusalemme; Hanan Barghuti (59 anni), una fiancheggiatrice di terrorismo che risulta avere problemi medici; e Atef Jaradat (50 anni), la madre di un attentatore palestinese responsabile di un omicidio che nascose l’arma del delitto. Il detenuto pi giovane incluso nella lista ha 14 anni.

Ore 12:20 – Hamas dar oggi i nomi dei 10 ostaggi che liberer domani

Le famiglie degli israeliani tenuti in ostaggio a Gaza vivono oggi una giornata di grande tensione in attesa che Hamas, entro stasera, informi Israele dell’identit di quanti (almeno 10) saranno liberati domani, nel contesto degli accordi relativi al cessate il fuoco. Nell’ambito dell’accordo, come riporta Ynet, Israele ha gi indicato ad Hamas una lista dei circa 100 nomi di ostaggi israeliani.

Ore 12:09 – Israele, da avvio guerra distrutti circa 400 tunnel a Gaza

Dall’inizio delle operazioni di terra a Gaza, l’esercito israeliano ha scoperto e distrutto circa 400 imbocchi di tunnel nella Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui gli ingressi dei tunnel sono stati trovati nel profondo delle strutture civili, inclusi edifici residenziali, scuole, ospedali e altri luoghi.

Ore 12:05 – Media: secondo Hamas tregua inizier domani alle 10

Hamas afferma che la tregua con Israele entrer in vigore gioved alle 10. Lo riportano i media israeliani Haaretz e Ynet.

Ore 11:48 – Biden vede in accordo ostaggi conferma della sua strategia

L’accordo la dimostrazione dell’instancabile diplomazia e determinazione di molti esponenti del governo americano impegnati a far tornare gli americani a casa. Esprime cos, nero su bianco, Joe Biden la soddisfazione per il fatto che l’accordo raggiunto per il rilascio di 50 ostaggi in mano di Hamas, tra i quali tre americani, sia una chiaro segnale che la sua strategia verso il conflitto tra Israele e Hamas sta funzionando. Dicendosi straordinariamente grato per il fatto gli ostaggi che, hanno sopportato settimane di prigionia ed un’indicibile sofferenza, possano tornare alle loro famiglie, il presidente americano ringrazia poi lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani del Qatar e il presidente egiziano Abdel-Fattah El-Sisi per la loro cruciale leadership e partnership per raggiungere questo accordo. Ed apprezza l’impegno del primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo governo nel sostenere un’estesa pausa per assicurare che l’accordo possa essere applicato in pieno e possano essere portati aiuti umanitari per alleviare la sofferenza delle famiglie palestinesi innocenti a Gaza.

Fonti dell’amministrazione Usa interpellate da Politico sottolineano che non si pu parlare certo di vittoria quando ancora 200 ostaggi rimangono nelle mani di Hamas, ma il fatto che 50 donne e bambini verranno rilasciati, in cambio di 150 prigionieri palestinesi e 4-5 giorni di pausa nei combattimenti, pu essere visto, sottolinea il sito americano, come un raro momento di luce in un momento di buio.

Ore 11:34 – Ong annuncia ricorso a Corte Israele contro l’accordo su ostaggi

L’ong di destra `The Almagor Terror Victims Association ha fatto sapere che far ricorso alla Corte Suprema contro l’accordo varato dal governo per il rilascio degli ostaggi. In una lettera inviata al ministro della giustizia, Yaariv Levin, il fondatore di Almagor, Meir Indoor insieme ad altri dell’organizzazione, ha attaccato l’accordo. Secondo i media, possibile che la petizione sia respinta dalla Corte Suprema allo stesso modo in cui furono respinte le altre presentate in occasione dell’intesa per il rilascio del soldato Gilad Shalit del 2011.

Ore 11:33 – Macron: Lavoriamo per il rilascio di tutti gli ostaggi

Emmanuel Macron ha accolto con favore mercoled l’annuncio di un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e di una tregua umanitaria tra Israele e il movimento islamista palestinese. Stiamo lavorando instancabilmente per garantire che tutti gli ostaggi vengano rilasciati – ha affermato il presidente sui social network -. La tregua umanitaria annunciata dovrebbe consentire di portare aiuti e portare sollievo alla popolazione di Gaza.

Ore 11:31 – Parenti ostaggi: bene ma non sappiamo chi sar rilasciato

I parenti degli ostaggi sequestrati in Israele dai militanti palestinesi hanno detto di essere molto felici che alcuni di loro saranno rilasciati dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, pur non sapendo ancora chi verr liberato e quando. Siamo molto lieti che ci sia un rilascio parziale, ha affermato in un comunicato il Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse. Al momento non sappiamo esattamente chi verr rilasciato e quando.

Ore 11:24 – Hamas, accordo raggiunto grazie a sforzi di Egitto e Qatar

L’accordo per la tregua di 4 giorni e lo scambio tra ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas stato ottenuto grazie agli sforzi di Egitto e Qatar – sottolinea la stessa organizzazione palestinese in una nota pubblicata sull’emittente egiziana di Stato Al-Qahera – e Israele si impegnato a consentire, per tutto il periodo, libert di movimento da nord a sud lungo Salah Street al-Din. Secondo l’accordo – aggiunge il comunicato – ci sar un cessate il fuoco tra le due parti e la cessazione di tutte le azioni militari dell’esercito occupante in tutte le aree della Striscia di Gaza, il movimento dei veicoli militari dell’esercito di occupazione che entrano nella Striscia di Gaza sar fermato, centinaia di camion carichi di aiuti umanitari, generi di prima necessit, assistenza medica e carburante saranno trasportati in tutte le aree della Striscia di Gaza, senza eccezioni, nel nord e nel sud.

Secondo l’accordo – ricorda Hamas -, 50 tra donne e minori sotto i 19 anni saranno rilasciati in cambio del rilascio di 150 donne e bambini palestinesi. Durante la tregua, i raid aerei nel sud della Striscia di Gaza saranno interrotti e nel nord della Striscia saranno sospesi per 6 ore al giorno, dalle 10:00 alle 16:00. Infine, sottolinea Hamas, l’occupazione si impegnata a non attaccare o arrestare nessuno in tutte le aree della Striscia di Gaza e a garantire la libert di movimento delle persone da nord a sud lungo Salah Street al-Din.

Ore 11:00 – L’Egitto accoglie favorevolmente la tregua mediata con Qatar e Usa

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha accolto favorevolmente il successo della mediazione condotta insieme al Qatar e agli Stati Uniti per arrivare a una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza. Sisi ha inoltre dato il benvenuto al previsto scambio di ostaggi con prigionieri detenuti nelle carceri israeliane: lo ha annunciato il suo ufficio.

Ore 10:41 – Cremlino: Valutiamo positivamente l’accordo Israele-Hamas

Il Cremlino valuta positivamente l’accordo tra Israele e Hamas, Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

Questa la prima buona notizia da Gaza da molto tempo, ha commentato Peskov. La Russia e la maggior parte dei Paesi, quasi tutti, hanno chiesto una tregua, delle pause umanitarie, ha aggiunto il portavoce, sottolineando che solo in questo modo si potranno avviare sforzi per raggiungere una soluzione sostenibile di questi problemi.

Ore 10:40 – Meloni: Sollievo per accordo su ostaggi e pausa umanitaria

Accolgo con grande sollievo l’accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetter anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Continueremo a lavorare per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una pace duratura in Medio Oriente – aggiunge -. Oggi pensiamo alle famiglie che potranno finalmente riabbracciare i propri cari.

Ore 10:04 – Il Papa: In Palestina e Israele non guerra, terrorismo

Il Papa, alla fine dell’udienza generale, ha riferito di avere incontrato due delegazioni, una israeliana e una palestinese. Ho sentito come soffrono ambedue. Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non guerra, terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace, ha chiesto Papa Francesco.

Ore 09:54 – Tajani: Bene l’accordo, la pausa serva per gli aiuti ai civili

Il governo accoglie positivamente l’accordo per il rilascio di 50 ostaggi che dopo 7 lunghe settimane potranno riabbracciare i propri cari. Ora necessario garantire che la pausa dei combattimenti sia utilizzata per portare aiuti umanitari ai civili. Cos il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta su X l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per il rilascio di una parte degli ostaggi e la tregua di 4 giorni.

Ore 09:33 – Haaretz, incontro Nasrallah-leader Hamas dopo l’accordo

Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha incontrato il vice capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayyah, e il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. Lo riporta Haaretz. L’incontro, scrive il quotidiano israeliano, rientra nel coordinamento tra Hezbollah e Hamas sulle conseguenze dell’accordo per la liberazione degli ostaggi. Anche Al-Hayyah in contatto con l’intelligence egiziana ed stato coinvolto negli sforzi di mediazione coordinati dal Qatar.

Ore 09:04 – Onu: evacuati in 500 dall’ospedale indonesiano di Gaza

Circa 500 pazienti e medici dell’ospedale indonesiano, situato nel Nord di Gaza e teatro di attacchi e combattimenti negli ultimi giorni, sono riusciti a essere evacuati in una nuova operazione coordinata dalle agenzie umanitarie, secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite. L’evacuazione stata effettuata il giorno dopo che un attacco al centro ospedaliero ha causato la morte di almeno 12 persone, si legge nel rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, preparato poche ore prima dell’annuncio dell’accordo tra Hamas e Israele. L’ospedale continua ad essere circondato da truppe e carri armati israeliani, hanno osservato le Nazioni Unite, rilevando che solo due piccoli ospedali nella met settentrionale di Gaza, su un totale di 24, sono rimasti operativi.

Ore 08:43 – Al Sisi: proseguono gli sforzi per una soluzione definitiva

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi si congratulato con se stesso per l’accordo di tregua temporanea tra Israele e il gruppo islamico palestinese Hamas, mediato appunto dal Cairo con Qatar e Stati Uniti, e ha affermato che l’Egitto continua i suoi sforzi per una soluzione definitiva. Vorrei esprimere la mia soddisfazione per il successo della mediazione egiziano-qatariana-americana nel raggiungere un accordo per l’attuazione di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza e per lo scambio di detenuti da entrambe le parti, ha detto Al Sisi in una dichiarazione ufficiale. Confermo la continuazione degli sforzi egiziani per raggiungere soluzioni definitive e sostenibili che realizzino la giustizia, impongano la pace e garantiscano i diritti del popolo palestinese.

Ore 08:42 – Qatar: Speriamo che l’accordo porti a seri colloqui di pace

Il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, ha accolto con favore l’accordo sugli ostaggi tra Hamas e Israele. Ringraziamo i nostri partner che hanno contribuito al raggiungimento dell’accordo di cessate il fuoco umanitario a Gaza, soprattutto Stati Uniti ed Egitto, ha affermato Al Thani, come riferiscono i media locali. Speriamo che porti a un accordo globale e sostenibile che metta fine al conflitto e allo spargimento di sangue e possa condurre a colloqui seri per un processo di pace globale ed equo, ha auspicato.

Ore 08:27 – Anche la Cina approva l’accordo e la tregua

La Cina accoglie con soddisfazione l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la pausa umanitaria di quattro giorni dei combattimenti a Gaza e per il rilascio di ostaggi e prigionieri. quanto riferisce la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.

Ore 08:26 – Abu Mazen: Bene l’accordo. Ora soluzioni pi ampie

Il presidente palestinese Abu Mazen ha accolto con favore l’accordo umanitario raggiunto tra Hamas e Israele chiedendo al tempo stesso soluzioni pi ampie al conflitto israelo-palestinese. La leadership di Ramallah – ha scritto su X Hussein Al-Sheikh, segretario dell’Olp e consigliere di Abu Mazen – apprezza lo sforzo di mediazione qatariota-egiziana, vuole una tregua prolungata con Israele e l’attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimit internazionale.

Ore 08:14 – I parenti degli ostaggi israeliani dal Papa: Mio fratello portato via, mia cognata uccisa

(di Alessandra Arachi) Michael Levy ha lo sguardo fiero e un teddy bear stretto tra le mani. La sintesi del suo dolore. L’orsacchiotto bianco di suo nipote, due anni appena. La foto che gli ha fatto stampare sul bavaglino quella di suo fratello Or, 33 anni, dal 7 ottobre nelle mani dei terroristi di Hamas. Or era andato al rave party con sua moglie Eynav. Lei morta durante l’attentato di Hamas. Di mio fratello non ho avuto notizie per giorni, fino a quando mi stato confermato che nelle mani dei rapitori.

Michael venuto a Roma per l’incontro con papa Francesco, sono in tanti insieme con lui i parenti degli ostaggi che verranno ricevuti oggi in Vaticano. Spero che il Papa ci aiuter con la pressione che lui pu fare nel mondo, spiega e da sotto la giacca si intravede una t-shirt, anche qui Michael ha fatto stampare la foto di suo fratello.

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Ore 07:59 – Michel: Bene l’accordo, Hamas rilasci tutti gli ostaggi

Accolgo con favore l’accordo sul rilascio delle donne e dei bambini tenuti in ostaggio a Gaza. Sono grato al Qatar e all’Egitto che hanno contribuito alla mediazione. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi. inoltre fondamentale utilizzare questa pausa nelle ostilit per consentire ai soccorsi umanitari di raggiungere i bisognosi. Lo ha scritto su X il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.

Ore 07:57 – Da Israele una lista di 300 palestinesi candidati per il rilascio

Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato una lista di 300 detenuti palestinesi che sono candidati per il rilascio dalle carceri in base all’accordo raggiunto con Hamas e approvato la notte scorsa dal governo. Lo ha riferito Haaretz. Da questo momento scattano le 24 ore in cui chi lo ritiene pu opporsi al rilascio e fare ricorso alla Corte Suprema, che in breve tempo deve decidere se accettare o respingere la petizione.

Ore 07:37 – Opposizione al governo Netanyahu approva l’accordo sugli ostaggi

Yair Lapid, leader dell’opposizione israeliana al governo di Benyamin Netanyahu, ha detto di appoggiare l’accordo per la liberazione di una parte degli ostaggi votato la notte scorsa dall’esecutivo. Sottolineando che circa 200 ostaggi rimarranno nelle mani di Hamas a Gaza, Lapid ha affermato su X che Israele ha la suprema obbligazione di continuare a lavorare per riportare tutti gli ostaggi, fino all’ultimo, a casa.

Ore 07:35 – Wafa: 5 palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania

L’agenzia di stampa Wafa ha riferito che un drone israeliano ha colpito una casa uccidendo 5 palestinesi nel campo profughi a Tulkarem, in Cisgiordania. Secondo la stessa fonte, ci sono stati anche 3 feriti, di cui uno stato arrestato dall’esercito.

Ore 07:32 – Droni, mediatori, spie: i 4 lati militari dell’accordo sugli ostaggi

(di Guido Olimpio) L’accordo sugli ostaggi una pausa nella tragedia, un’intesa da confermare nei fatti, dove spiccano per ora quattro punti. Gran parte del lavoro di mediazione ha avuto come pilastro centrale il Qatar. L’Emirato ha usato i suoi legami — politici e finanziari — con Hamas, sfruttando l’ospitalit concessa alla leadership esterna rappresentata da Haniyeh e i rapporti costruiti con una parte della fazione. Ruolo pratico, logistico, di influenza. Sull’altro lato ha lavorato con gli Stati Uniti che sono abituati a bussare alle porte della monarchia quando c’ da trovare uno spiraglio.

I palestinesi hanno naturalmente accettato senza dare troppo peso al fatto che lo Stato amico ospita una presenza militare statunitense importante e fa da scudo vero al nemico sionista. Anche Israele si adeguato da tempo ad avere i qatarini quali garanti. Non importa se le garanzie non si sono rivelate ferree: Netanyahu si era illuso che i fondi stanziati dal Qatar per la Striscia avrebbero distolto i guerriglieri dal lanciare una nuova sfida. andata diversamente.

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Ore 07:30 – Minorenni e donne, non miliziani: chi sono i detenuti palestinesi che saranno scambiati con gli ostaggi

(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Ashkelon) Difficile non trovare un palestinese di Cisgiordania e Gaza che a un certo punto della sua vita non sia stato interrogato, fermato, messo temporaneamente in carcere, o addirittura detenuto a lungo in cella. Si calcola che almeno 4 su 10 siano stati dietro le sbarre delle 19 prigioni sparse nel Paese. Dal 2005, quando l’allora premier Ariel Sharon volle il ritiro da Gaza e lo smantellamento delle colonie ebraiche locali, cresciuto in proporzione il numero dei detenuti originari della Cisgiordania per il semplice fatto che i residenti della Striscia hanno molte pi limitazioni a recarsi nei territori dello Stato ebraico. Oggi i primi a venire scambiati con gli ostaggi tenuti da Hamas potrebbero essere alcuni dei circa 170 minorenni e una trentina di donne (il loro numero varia a seconda delle fonti tra 31 e 33) detenuti.

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Ore 07:28 – I bambini prigionieri di Hamas e i parenti: Verranno tutti rilasciati?

(di Greta Privitera) L’accordo questo: lui, Gilad Korngold, fermo a casa a guardare le notizie in tv, mentre lei, la moglie Nitsa, all’headquarter delle famiglie in Leonardo Da Vinci street, a Tel Aviv, ad aspettare le novit insieme agli altri parenti delle oltre 240 persone che il 7 ottobre scorso sono diventate gli ostaggi di Hamas. Il primo che sa qualcosa, chiama subito l’altro. Nessuno pu capire quello che stiamo passando. Sono 46 giorni che non abbiamo notizie dei nostri bambini e dei nostri figli, le parole delle ultime ore ci danno speranza, ma abbiamo anche paura di illuderci, dice al Corriere Korngold, che dentro Gaza ha i nipoti Yahel, 3 anni, e Naveh, 8, il figlio Tal, la nuora Adi e altri tre familiari.

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Ore 07:22 – Due donne e una bambina Usa tra gli ostaggi da rilasciare nella prima fase

(di Viviana Mazza, inviata a Washington) Ci sono tre americane — due donne e una bambina di nome Abigail che compir quattro anni il 24 novembre — tra i 50 ostaggi (tutti donne e bambini) che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo raggiunto con Hamas. In cambio Israele ha accettato una tregua militare di almeno 4 o 5 giorni e il rilascio di 150 prigionieri palestinesi. Durante questa pausa nei combattimenti, l’aspettativa che Hamas localizzi anche tutte le altre donne e bambini (Israele crede che siano pi di 50) e che li liberi tutti. Lo ha detto nella notte ai giornalisti un alto funzionario dell’amministrazione americana, raccontando la difficile trattativa che nell’arco di cinque settimane strazianti ha portato a un accordo di 6 pagine redatto il 18 novembre a Doha, contenente i dettagli dell’implementazione da ambo i lati.

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Ore 07:17 – Israele approva l’intesa sugli ostaggi. Netanyahu: Difficile ma giusto

(di Davide Frattini, corrispondente da Gerusalemme) Le sirene d’allarme attivate in tutta Israele negli stessi minuti suonano la conferma, pi delle parole di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro convoca in sequenza il gabinetto di guerra ristretto, il consiglio di sicurezza e infine il governo, c’ da votare l’intesa con Hamas per il rilascio di 50 civili — 30 minori con 8 madri e altre 12 donne — in cambio di 4 giorni di pausa nei combattimenti. Come alla vigilia di ogni (ipotetico) cessate il fuoco tutti cercano di sparare per ultimi: i razzi lanciati da Gaza durante i vertici di Netanyahu, l’esercito che continua le manovre al nord della Striscia.

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Ore 06:34 – Russia: L’accordo Israele-Hamas fa sperare nella riduzione delle tensioni

La decisione di una pausa umanitaria tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas fa sperare in una possibile riduzione della tensione. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Questa la decisione pi importante che stata presa e che d ancora speranza che la riduzione della tensione sia possibile, ha detto Zakharova all’emittente Radio Sputnik, aggiungendo che importante ora che la pausa umanitaria non venga interrtotta.

Ore 06:12 – Netanyahu: La guerra riprender dopo la tregua

Il governo israeliano, le forze israeliane di difesa e le forze di sicurezza continueranno la guerra per liberare tutti i rapiti, completare l’eliminazione di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per lo Stato di Israele. Lo scrive l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un comunicato diffuso dopo il raggiungimento dell’accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi in cambio di una tregua nei combattimenti nella Striscia di Gaza e del rilascio di 150 prigionieri palestinesi.

Ore 05:56 – Cisgiordania, 5 palestinesi uccisi in un attaco di droni israeliani

Cinque palestinesi sono stati uccisi e altri feriti nel campo di Tolkurm, in Cisgiordania, in un attacco di droni israeliani. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA. L’esercito israeliano ha effettuato un raid nel pronto soccorso dell’ospedale Thabet Thabet di Tolkurm.

Ore 05:29 – Il Qatar conferma l’accordo: tregua di 4 giorni, prorogabile

Il Qatar ha annunciato formalmente l’accordo tra Israele e Hamas che prevede la pausa nei combattimenti e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio da Hamas. L’orario di inizio della pausa sar annunciato entro le prossime 24 ore; durer quattro giorni e sar soggetta a proroga, la dichiarazione ufficiale di Doha in un comunicato citato dai media internazionali.

La nota diffusa stamattina dal Ministero degli Esteri qatariota descrive i colloqui che hanno portato all’accordo come una mediazione da parte di Egitto, Stati Uniti e Qatar per una pausa umanitaria. L’accordo – si legge nel comunicato di Doha – prevede il rilascio di 50 donne e bambini civili in ostaggio attualmente detenuti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane; il numero dei rilasciati sar aumentato nelle fasi successive dell’attuazione dell’accordo.

Il Qatar aggiunge che il cessate il fuoco permetter l’ingresso di un numero maggiore di convogli umanitari e aiuti, compreso il carburante destinato ai bisogni umanitari. Lo Stato del Qatar – conclude la nota – afferma il proprio impegno negli sforzi diplomatici in corso per allentare le tensioni, fermare gli spargimenti di sangue e proteggere i civili. A questo proposito, il Qatar apprezza gli sforzi della Repubblica araba d’Egitto e degli Stati Uniti d’America nel raggiungere questo accordo.

Ore 05:21 – Biden: Estremamente soddisfatto per l’accordo

Estremamente soddisfatto per l’accordo. Il presidente americano Joe Biden ha commentato cos il via libera dell’accordo tra Israele e Hamas sugli ostaggi. L’accordo, ha detto Biden, serve per garantire il rilascio degli ostaggi presi dal gruppo terroristico Hamas durante il suo brutale attacco contro Israele il 7 ottobre. Jill e io abbiamo tenuto tutti coloro che erano tenuti in ostaggio e i loro cari vicini ai nostri cuori in queste settimane, e sono straordinariamente gratificato che alcune di queste anime coraggiose, che hanno sopportato settimane di prigionia e una prova indicibile, saranno riunite con le loro famiglie una volta che questo accordo sar pienamente attuato.

Il presidente Biden ha ringraziato lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah El-Sisi dell’Egitto per la loro leadership e la loro partnership nel raggiungimento di questo accordo e ha detto di apprezzare l’impegno che il primo ministro Netanyahu e il suo governo hanno assunto nel sostenere una pausa prolungata per garantire che questo accordo possa essere pienamente portato a termine e per garantire la fornitura di ulteriore assistenza umanitaria per alleviare la sofferenza di famiglie innocenti palestinesi a Gaza. Non vedo l’ora di parlare con ciascuno di questi leader e di rimanere in stretto contatto mentre lavoriamo per garantire che questo accordo venga portato a termine nella sua interezza, importante che tutti gli aspetti di questo accordo siano pienamente attuati.

La priorit, ha concluso Biden, la liberazione degli ostaggi: Come presidente, non ho priorit pi alta che garantire la sicurezza degli americani tenuti in ostaggio in tutto il mondo. Ecco perch fin dai primi istanti del brutale attacco di Hamas io e il mio team di sicurezza nazionale abbiamo lavorato a stretto contatto con i partner regionali per fare tutto il possibile per garantire il rilascio dei nostri concittadini. Abbiamo visto i primi risultati di questo sforzo alla fine di ottobre, quando due americane si sono riuniti ai loro cari. L’accordo di oggi dovrebbe riportare a casa altri ostaggi americani e non mi fermer finch non saranno tutti rilasciati.

Ore 05:05 – Israele, Potere ebraico di Ben Gvir ha votato contro l’accordo

L’incandescente riunione del gabinetto israeliano sull’accordo per la liberazione degli ostaggi durata circa sei ore. Un funzionario governativo israeliano, Gal Hirsch, ha detto alla Cnn che il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich (Partito Sionista), che in precedenza aveva espresso preoccupazione per l’accordo, ha finito per sostenerlo. Solo due persone hanno votato contro l’accordo, compreso il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben-Gvir (Potere ebraico). Hirsch, che funge da coordinatore degli ostaggi per Israele, ha confermato di aver detto mercoled alle famiglie degli ostaggi che il governo far di tutto per riportare a casa tutti gli ostaggi.

Ore 04:59 – Hamas conferma l’accordo: In cambio 150 donne e bambini palestinesi

Hamas conferma di aver accettato di rilasciare circa 50 donne e bambini ostaggi a Gaza in cambio di 150 donne e bambini palestinesi nelle carceri israeliane — lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz — e sostiene di accogliere con favore la tregua umanitaria approvata da Israele che prevede la liberazione degli ostaggi detenuti dal gruppo terroristico a Gaza in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi. Le disposizioni di questo accordo sono state formulate secondo la visione della resistenza e dei suoi fattori determinanti che mirano a servire il nostro popolo e ad aumentare la sua fermezza di fronte all’aggressione, afferma Hamas in una dichiarazione aggiungendo che l’accordo — raggiunto con la mediazione tra Israele, America, Qatar ed Egitto — porter ad un aumento delle consegne di carburante e aiuti umanitari a Gaza, insieme al rilascio di 50 donne e bambini israeliani in cambio di un cessate il fuoco di 4 giorni . Fonti di Hamas e della Jihad islamica avevano precedentemente detto alla France Presse che la tregua avrebbe incluso un cessate il fuoco completo sul terreno e una pausa nelle operazioni aeree israeliane nel sud di Gaza.

Ore 04:03 – Israele, durante tregua l’esercito preparer le prossime operazioni

L’esercito di Israele rimarr vigile durante la tregua, ha detto il portavoce militare Jonathan Conricus aggiungendo che le Forze di difesa israeliane (Idf) sfrutteranno il tempo per prepararsi per le operazioni future. Una volta attuato l’accordo sugli ostaggi, continueremo a smantellare Hamas rispettando il diritto umanitario sul campo.

Ore 04:01 – Ostaggi, Israele approva l’intesa nella notte

Nella notte il governo di Benjamin Netanyahu ha approvato il primo accordo sugli ostaggi della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, che prevede la liberazione di almeno 50 civili in 4 o 5 giorni di tregua militare e un rilascio in pi fasi, con l’estensione del cessate il fuoco, che porti alla liberazione di tutti i prigionieri. Affinch l’intesa sia operativa serve ora l’approvazione di Hamas, dopodich arriver l’annuncio ufficiale del Qatar.

Ore 01:16 – Blinken torna in Israele la prossima settimana

Il segretario di Stato Antony Blinken intende tornare in Israele all’inizio della prossima settimana per discutere con la leadership israeliana e palestinese della guerra a Gaza. Lo riporta Axios, citando due fonti a conoscenza della missione del capo della diplomazia Usa. Si tratterebbe della quarta visita in Israele del segretario di Stato dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. La visita potrebbe avvenire durante le fasi di implementazione dell’accordo per la liberazione degli ostaggi detenuti dal gruppo terroristico nella Striscia.

Ore 01:15 – Biden non parte per le vacanze del Ringraziamento: attesa per gli ostaggi

Cambio di programma nell’agenda di Joe Biden. Il presidente americano sarebbe dovuto partrie per Nantucket, in Massachusetts, dove avrebbe trascorso le vacanze per il Thanksgiving, la festa del Ringraziamento, con la First Lady Jill, alle 17 ora locale, le 23 in Italia. Invece, riferiscono i giornalisti al seguito, rimasto alla Casa Bianca. Il cambiamento a sorpresa fa pensare che a Washington crescono le aspettative per l’annuncio del rilascio degli ostaggi americani detenuti da Hamas a Gaza.

Ore 01:15 – Jerusalem Post: Primo rilascio degli ostaggi forse gi gioved

Il primo rilascio degli ostaggi potrebbe avvenire gi gioved. Lo riporta il Jerusalem Post, spiegando che della notizia sarebbero stati informati ministri presenti alla riunione di gabinetto. L’intesa, secondo i media israeliani, riguarderebbe 50 tra minori israeliani e donne in cambio di quattro giorni di cessate il fuoco e si baserebbe sul criterio “uno a tre”, tre palestinesi prigionieri per ogni ostaggio. Nel dettaglio, l’intesa riguarda trenta bambini, otto madri e altre 12 donne secondo il quotidiano Haaretz. Oltre trenta bambini e adolescenti di et inferiore ai 18 anni sono detenuti nella Striscia di Gaza e ci sono almeno 13 madri che sono state rapite con loro da Hamas.

22 novembre 2023 (modifica il 23 novembre 2023 | 04:00)





Corriere

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